Le attrezzature del barman e come usarle
Il chirurgo ha bisturi e guanti in lattice, l’elettricista ha pinze in gomma e nastro isolante, il meccanico chiave inglese e pappagallo, e il barman?
Il mestiere del barman è uno tra i più divertenti del mondo, si dice che se fai un lavoro che ti piace non lavorerai un giorno in vita tua… Ebbene se fai il barman o la barlady di centro il tuo lavoro sarà un “gioco”. Fare il barman di professione significa conoscere e studiare costantemente tutti i prodotti merceologici, seguendo le novità e scoprendo nuove idee e accostamenti bizzarri ma efficaci. La professione del barman è sicuramente divertente ma come tutte le professioni va svolta con serietà per trasmettere ai clienti tutto l’entusiasmo e la passione per il mondo del bar e della miscelazione, ma anche incentivandoli alla “crescita” culturale in materia di beverage.
Per fare ciò ovviamente non basta aver seguito un corso barman oppure essere frequentatore della scuola barman o dell’academy più prestigiosa d’Italia. Importante aspetto che ogni barman e barlady deve considerare è l’esperienza sul campo che sarà l’unico vero bagaglio professionale che ti porterà ad essere un barman dopo aver seguito un ottimo corso e aver imparato le basi e le tecniche del mestiere.
Ovviamente per usare le tecniche e comporre cocktails è molto importante sapere quale attrezzo utilizzare in ogni occasione, e ovviamente saperlo anche scegliere quando lo si acquista: e come farlo se non si conosce il nome tecnico? Ecco di seguito un lista di attrezzature che ogni barman deve conoscere e saper maneggiare.
In ogni Work-Station, ovvero la postazione del barman organizzata per svolgere il servizio non possono mancare gli Shaker che si classificano in 3 tipologie differenti, il Boston ovvero il classico shaker composto da due pezzi, il Tin e l’Half Tin, e come il nome stesso dice sono due contenitori cilindrici in acciaio uno la metà dell’altro che si incastreranno nel momento della chiusura e creeranno un sottovuoto che impedirà al liquido di fuoriuscire; una tipologia simile è il Parisienne che si compone anch’esso in 2 pezzi in acciaio ma questa volta la chiusura sarà a baionetta, ovvero ad incastro perfetto e le due estremità combaceranno. In entrambi i casi per filtrare il liquido dal ghiaccio una volta shakerato il cocktail, si dovrà far uso dello Strainer ovvero il filtro di forma cilindrica con un manica e delle molle che inserito sulla superficie dello shaker aperto tratterrà al suo interno il ghiaccio per far fuoriuscire il liquido filtrato da versare in coppetta o in tumbler con ghiaccio in base al cocktail. L’ultimo shaker è il Continentalche invece si compone in tre parti in acciaio una delle quali ho lo strainer incorporato che si chiuderà con un tappo e andrà incastrato sul tin dove versare gli ingredienti del cocktail con il ghiaccio.
Un altro strumento fondamentale per ogni barman è il barspoon, ovvero il cucchiaio da bar con manico lungo e affusolato per aiutare il movimento naturale che servirà lo stir, ovvero il momento della mescolata, e che potrà avvenire nel bicchiere con una tecnica detta build-up, ovvero costruzione del drink all’interno del bicchiere, oppure nel mixinglas, ovvero il contenitore cilindrico solitamente in vetro capiente dai 650 ml ai 900 ml, con un beccuccio sul bordo da dove dovrà fuoriuscire il liquido che avrete mescolato con tecnica Stir &Strain, e che quindi anrdà comunque filtrato con uno Strainer. Gli Strainer esistono di vari tipi e si classificano in julep, ovvero un piccolo cerchio ricurvo bucato con un manico che inizialmente nacque per bere i cocktail con ghiaccio tritato senza cannuccia, appoggiandolo sopra al bicchiere e facendo filtrare il drink dai fori, oggi invece si usa maggiormente per filtrare i cocktail dai mixinglas. Altri tipi son i cosiddetti gatti ovvero gli strainer con le ali e che impediscono di entrare nello strumento da cui state filtrando e che andrà tenuto con una leggera pressione, ultimo ma il più comune nel XXI secolo è lo strainer hawtrone, ovvero la stessa forma del “gatto” ma senza le ali con una grossa molla esterna che entrerà nel tin e che si appoggerà alle sue pareti durante il filtraggio. Importante spesso è filtrare con un doppio passaggio, il cosiddetto double strain con l’ausilio di un colino da tè che tratterrà eventuali residui di erbe o spezie usate per la preparazione dei cocktails oppure per evitare che le scaglie di ghiaccio vadano all’interno del drink annacquando così il cocktail.
Ovviamente è importante saper bilanciare le dosi, e per faro sono stati inventati due modi: il free pooring e il versaggio con jigger. Il primo consiste nel versaggio dei liquidi tramite un beccuccio chiamato metal poor e che inserito sul collo della bottiglia favorirà la velocità di versaggio ma soprattutto seguendo un conteggio sarete in grado di controllare la quantità di liquido fuoriuscita. Il jigger invece è il classico misurino con varie dosi al suo interno che permetterà di essere più precisi.
Altri attrezzi che non possono mancare in ogni postazione barman sono il mudler o pestello con il quale si fanno i pestati, le pinzette per prendere la frutta o le decorazioni da mettere sui bicchieri, coltelli, taglieri, peeler o pelapatate con il quale fare delle zest di frutta con cui profumare o guarnire i cocktails.
In fine l’addetto al bar avrà bisogno di un barmat o griglie dove costruire i cocktail in maniera tale da far defluire possibili fuoriuscite di liquidi durante la preparazione, avrà necessità anche di grattugie per le bucce della frutta, delle bottiglie dove versare alcuni prodotti preparati da usare durante il servizio, e tante altre attrezzature che sono utili ad una miscelazione avanzata come la macchina affumicatrice, il rooner e una macchina per il sottovuoto per fare alcune preparazioni a bassa temperatura, sifoni per le sode o per le spuma, dash bottels con cui versare i bitter aromatici, pentolini per il blazer che è una tecnica in cui vi è l’utilizza del fuoco, il cannello ossidrico da cucina, la vasca del ghiaccio con paletta, ma soprattutto una forte passione da coltivare.
Sappiate scegliere il meglio per la vostra carriera, dal corso barman ideale fino alle attrezzature professionali che porterete sempre con voi durante le vostre giornate in ogni cocktailbar; un consiglio sul sito in cui trovare buone attrezzature ad un prezzo onesto è www.barzar.it dove potrete richiedere un piccolo sconto dal 5 al 10 % in base alla vostra spesa inserendo il codice coupon “Roberto Radaelli” al momento del pagamento.
In bocca al lupo e buon lavoro Barman e Barlady.