Intervista a Simone Rossetti – Classe ’81, Bar Manager milanese di numerosi bar di hotel stellati d’Italia… E non solo!
Ciao Simone, grazie per essere qui con noi di Alchimista a raccontare un po’ di te a tanti amici barman e aspiranti tali che ambiscono a fare carriera nel mondo dei cocktail bar.Anzitutto vorrei chiederti quando e perché hai deciso di intraprendere la carriera di barman? Ciao Roby, in realtà è nato tutto per gioco, avevo poco più di 18 anni e al tempo lavoravo in un’azienda tessile quando un giorno un mio amico collega mi disse: “Simo voglio aprire un bar!” e io per scherzo gli risposi: “vengo lì a fare i caffè!”. Dopo qualche mese mi arriva una sua telefonata il quale nel frattempo si era licenziato: “wee Simo guarda che stasera ho bisogno di te al bar…” E adesso eccomi qui, che giro come un vagabondo per i banconi di tutta Italia. Fantastico, come tanti di noi abbiamo iniziato proprio per caso!!Dove e con chi hai sviluppato le tue migliori tecniche e doti di barman? E quali sono? Posso sicuramente affermare che per essere un buon Barman devi sempre avere questo pensiero in testa: “Se mi trattassero a me in questo modo mi farebbe piacere?” e poi ovviamente devi saper fare da bere.. 😉 I posti che hanno segnato particolarmente la mia carriera lavorativa sono due: 11ElevenClubroom Milano, uno tra i locali notturni più belli e in voga di Milano, dove ho avuto la possibilità e la fortuna di lavorare con Fabio Cesareni, che oltre a essere un amico da oltre 20 anni è anche uno dei migliori professionisti mai conosciuto; mentre l’altro è il bar del Royal Hotel di Sanremo 5* Lusso Leading, dove ho avuto l’onore di conoscere e collaborare con Massimiliano Paltrinieri, primo Maitre e restaurant Manager d’Italia Siamo curiosi Simone, ti va di farci un piccolo recup della tua carriera di barman e bar manager? Come ti accennavo prima ho iniziato al bar asciugando le tazzine del caffè, poi l’azienda dove lavoravo è entrata in crisi e io non volevo più stare lì, così il gioco sul bancone del bar è diventato un lavoro che mi ha dato la possibilità di lavorare con professionisti. Infatti gli amici di Alchimista forse non sanno che è stato proprio durante una stagione invernale in Valle d’Aosta che ho conosciuto Roberto Radaelli, un barman, un professionista ed un amico. Una domanda che tanti lettori stavano tanto aspettando è che cosa ti senti di consigliare agli aspiranti barman del XXI secolo, e quale previsione hai del modo della miscelazione per gli anni a venire? Ottima domanda… Posso solamente dire ai futuri Barman che nonostante il nostro è il lavoro più bello del mondo è anche uno dei più faticosi e ricco di sacrifici, ma ti riempie di soddisfazioni. Per il futuro sicuramente non potranno sostituirci con delle macchine come in tanti altri lavori, quindi dovremo tornare a dare Qualità e non più la Quantità, penso che ci sia bisogno proprio di questo. Per quanto riguarda il mondo della miscelazione è un pò come quello della moda, in questi ultimi anni abbiamo visto un grande ritorno al passato come la ribalta dei vermouth e dei grandi classici dopo anni in cui quasi erano scamparsi. Grazie mille Simone, sei stato gentilissimo e ti auguriamo di continuare la tua fiorente carriera come bar manager, e magari chi lo sa un giorno riusciremo a venirti a trovare nei tuoi locali dove ci farai assaporare dei fantastici cocktails. Grazie a te Roberto, ma prima di salutarti volevo lasciare ai nostri amici barman la ricetta di un grande cocktail classico che preferisco tra tanti sia miscelare che degustare, il Brandy Crusta, un cugino del Sidecar adatto a tutte le ore e codificato nei cocktail mondiali IBA 2020: BRANDY CRUSTA 52,5 ml di Brandy La tecnica di miscelazione è lo Stir&Strain all’interno di un mixinglass. Quindi verrà servito in una coppetta cocktail sul cui bordo vi sarà una crusta di zucchero e all’interno una buccia di arancia che andrà a contornare tutta la superfice del bicchiere uscendo per metà, e regalando all’assaggiatore un’esperienza unica di odori e colori.
7,5 ml di Maraschino
1 Bar spoon di Curacao
15 ml di Succo di limone fresco
1 Bar spoon di Sciroppo di zucchero
2 dashed di Bitter aromatico